Il pubblico sceglie i vincitori, gradendo la nuova formula di partecipazione al Premio: fotografia e scrittura, unite dalla osservazione della realtà del territorio.
I vincitori sono risultati dalla media dei voti della Giuria tecnica, costituita da:
Fabrizio Altieri, scrittore, vincitore dell’edizione 2010 del Premio;
Mara Amico, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Lucatelli” di Tolentino;
Angelo Ferracuti, scrittore, collaboratore di Agorà, inserto culturale del quotidiano Avvenire;
Gianfranco Lauretano, poeta, critico letterario, direttore della rivista di letteratura ClanDestino;
Stefano Lucinato, docente Accademia Belle Arti di Macerata;
Franco Maiolati, presidente Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”;
Alessia Pupo, Assessore alla Cultura, Comune di Tolentino)
e della Giuria popolare costituita dal pubblico (molto numeroso) presente alla serata di premiazione, che ha votato compilando una scheda di valutazione, dopo aver ascoltato tutti i racconti (selezionati dalla giuria tecnica e letti dall’attrice Giulia Merelli) e visto la proiezione delle fotografie prodotti dagli autori.
Dati conclusivi:
1° Classificato Macerie poco serie di Giacomo Giardini di Tolentino
Motivazione della Giuria tecnica: Il racconto utilizza in modo efficace e divertente il dialetto tolentinate, attraverso la messa in scena del dialogo tra due vecchietti. Utilizzando lo sguardo disincantato e bonario dei personaggi riesce a sdrammatizzare persino il dramma del terremoto. Anche le foto colgono alcuni particolari comici legati alla storia.
2° Classificato Il tesoro di Rossano Emiliani e Stefania Palazzetti di Corridonia
Motivazione della Giuria tecnica: Usando la tecnica della personalizzazione viene qui raccontata una situazione surreale in cui i personaggi/oggetti diventano metafora del dolore umano causato dal terremoto e del desiderio di ripartire. Le foto posseggono una particolare qualità artistica sottolineata dal bianco e nero.
3° Classificato Il sogno del giovane Andrea di Gianna Belloni di Tolentino
Motivazione della Giuria tecnica: Partendo dalle difficoltà create dagli ostacoli di tipo burocratico e politico che rallentano e impediscono la ricostruzione dopo il terremoto, il racconto giunge sorprendentemente, ma anche poeticamente, ad un finale a sorpresa, ripreso anche dalle foto che lo accompagnano.
Durante la serata, condotta da Luca Romagnoli, il gruppo popolare Lu Trainanà ha eseguito musiche e canti che rappresentato l’ironia nella tradizione popolare marchigiana.
Tra i selezionati della Giuria tecnica e sottoposti al pubblico, anche i racconti:
Affacciati alla finestra, amore mio di Elisabetta Massa di Colonnella (Teramo)
Il gioco dell’oca di Massimo Altobelli di San Severino Marche
NEI GIORNI PROSSIMI, PUBBLICAZIONE SU QUESTE PAGINE DEI CINQUE RACCONTI.